Caro Franco, cosa pensi della vittoria dei Möleskine all’Eurovision? 

Come fantasma non penso molto, percepisco però una canzone piuttosto brutta: un pastiche postmoderno che unisce malamente i Cugini di Campagna e i Guns N’ Roses. Dov’è la musica? Dov’è, anche minimamente, il nuovo? Il testo poi è intriso di retorica spicciola: una presunta diversità nei confronti di presunti loro. Un testo con un linguaggio molto machista, tra l’altro. Che barba, che noia, che camurria, che retroguardia. Un qualunque calcolatore che scegliesse a caso parole dal vocabolario sarebbe capace di più poesia. 

E allora perché tutto questi plausi? 

Proprio perché non c’è musica, non c’è ricerca. Che sticchio vuoi. La complessità ha bisogno di tempo, di pause, di ascolto, di riflessione. Per carità, bravi ragazz*, ce ne fossero eh, però ecco, non esageriamo. Gli vogliamo bene ai Möleskine, ma poco hanno a che fare con la musica, con l’arte; più con lo spettacolo, l’intrattenimento, lo giubilo, la trasgressione conformista. La musica contemporanea, malgrado la mia inattuale essenza, mi butta (ancora) giù. 
Una nota a pié di tallon dell’Achilletto Nazionale.  

Però anche tu hai avuto la “svolta pop”! 

Certo, sono stato capace di rendere la complessità leggera – leggerissima, attraverso un’instancabile ricerca di suoni, di melodie, di parole.    

Però anche tu piaci a Salvini! 

Mizzica, questo è un problema, però dubito che Salvini sia sincero o lucido. Proverei ad interrogarlo sulla mia discografia o dargli qualche testo da analizzare.   

Sei un rosicone, Franco? 

Il pensiero unico che guida le nostre relazioni ipermediate dagli influencer, etichetta qualsiasi NTZÙ o MAGARI ANCHE NO o PREFERIREI DI NO o VABBÈ DAI PARLIAMONE come invidia. Questo perché l’unico metro di giudizio è il successo. 

Quindi chi ha successo: evviva; chi no: merda? 

Esatto. Sono queste le logiche in cui siamo intrisi. Quindi i Möleskine, la cui ricerca musicale e poetica è, a mio avviso, assente, son forti e son fighi perché hanno vinto. E più vinci e più vieni amato. È la logica del capitale. Muccino: La ricerca della felicità. Vincere, vincere, vincere! E vinceremo in aria in terra e in mare. Chi perde affoga. Chi perde non è valido. Sarò beckettiano, ma direi: 

«Fallire ancora. Fallire meglio». 

Però dai, l’Italia ha trionfato! 

Ma davvero siamo ancora legati a queste logiche di competizione nazione versus nazione? l’Eurovision non è giusto una parentesi tra uno sponsor e l’altro? 

Però I Möleskine non si drogano, eh! 

E da quando in qua, la droga è un problema? Ma che si drogassero! Che siano cattivi maestri! E mannaggia alla paletta, ma non stavano dietro ad un tavolo imbandito di alcolici? 

Cosa ascolti, Franco? 

IRA, iosonouncane. LA MAGIA RACCONTATA DA UNA MACCHINA, Uochi Toki. Altroché Möleskine, cara. 

Sei proprio un radical chic! 

E tu sei strunzu. La musica è altrove.

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